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Garantire alla persona un servizio sempre migliore ed efficiente è da sempre il leitmotiv che guida l’operato e le scelte di Anpas Emilia-Romagna e proprio per rafforzare il nostro lavoro in questa direzione, abbiamo avviato di recente un confronto con gli Assistenti Sociali, figure professionali strettamente radicate sul territorio che operano e conoscono le diverse tipologie e situazioni di disagio.
Ci siamo chiesti, ad esempio, come debba comportarsi un soccorritore quando ad avere bisogno è una persona con disagio mentale o con specifiche esigenze di approccio o con particolari fragilità socio-sanitarie e per rispondere a interrogativi come questi abbiamo pensato che creare una sinergia fra associazionismo, volontariato e le professionalità che operano sul territorio a stretto contatto col disagio e che ne conoscono peculiarità e mappatura, fosse un valido modo per assicurare interventi di soccorso adeguati alle diverse situazioni che un operatore delle PA può trovarsi ad affrontare.
Il primo passo di questo percorso è stato l’incontro “UNIVERSI A CONFRONTO” organizzato da Anpas Emilia-Romagna e AIASF Associazione italiana Assistenti Sociali e Formatori, il 18 maggio a Baggiovara di Modena, durante il quale sono strati illustrati il funzionamento dei servizi sociali territoriali, le correlazioni tra volontariato e attività del sociale, la distribuzione organizzativa dei servizi, l’individuazione delle fragilità nell’ordinario e in situazioni di emergenza, iniziative e progetti in essere e modalità di comunicazione e di interscambio fra i servizi e il mondo del volontariato e dell’associazionismo.
Il prossimo step operativo sarà la costituzione di un gruppo di lavoro Anpas Emilia-Romagna – AIASF che cominci a dare una forma concreta a questa collaborazione e successivamente un nuovo incontro di organizzazione e verifica sull’andamento del progetto e le sue evoluzioni.
I risultati e le sfide derivanti da questo prima esperienza modenese non intendono però limitarsi a una singola realtà territoriale, ma saranno un punto di partenza per estendere a tutte le province emiliano-romagnole, e non solo, un nuovo approccio e nuove sinergie fra associazionismo ed assistenti sociali.