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Un volontario per amico

Il motivo per cui ho iniziato questa attività è molto semplice e si riassume in una parola: imparare. Volevo imparare come funziona la macchina del soccorso, come funzionano le manovre di rianimazione e cosa c’è dietro alle ambulanze e ai mezzi dell’emergenza. Volevo capire cosa succede negli reparti degli ospedali e come una squadra meravigliosa di medici, infermieri ed OSS lavora assieme e senza sosta per aiutare tutti noi. Questo obiettivo è stato raggiunto molto velocemente: con i corsi ANPAS ho imparato tutto, dall’utilizzo dei presidi medici alle basi teoriche sui principi dell’assistenza sanitaria. Ho fatto esperienze pratiche, affiancamenti in pronto soccorso e in pubblica assistenza. Ho conosciuto tante persone di tante realtà del nostro territorio, alcune delle quali sono diventate amici. Insomma, ho scoperto che più che semplici associazioni, ci sono tante piccole famiglie sparse per la provincia. Fantastico. 

Ma attenzione, non è finita qui: i corsi non sono altro che una piccola parte di quello che ho scoperto qui dentro. Ho iniziato con qualche servizio nella Pubblica del mio paese: dialisi e trasporti sociali. Le persone ti ringraziano quando fai qualcosa per loro: è sempre una sensazione molto bella. Dopo i corsi di guida sicura (si, ci sono dei corsi speciali per guidare le ambulanze! Non sono semplici furgoncini…pesano tanto e trasportano persone, quindi ci vuole un po’ di attenzione) ho iniziato le attività di trasporto interospedaliero (interH, in gergo tecnico), in cui un equipaggio con ambulanza con base a Modena o a Vignola è disponibile per i servizi di trasporto pazienti e/o sangue da/a tutti gli ospedali della provincia. A volte anche della regione. Un anno meraviglioso, in cui ho iniziato a conoscere davvero il mondo dell’associazione: procedure interne, documenti, sanificazione e tutti i cunicoli magici degli ospedali (vi confesso che mi ci sono perso quasi sempre!). Infine ho completato il mio percorso con tutta la formazione necessaria per poter fare servizio su Zocca 39, la nostra ambulanza istituzionale dedicata dell’emergenza/urgenza, il cui equipaggio è composto da un autista soccorritore della nostra associazione, un infermiere del 118 (dall’ospedale di Vignola, nel nostro caso) ed, eventualmente, un terzo soccorritore: un paio di mani in più fanno sempre bene.

Ad oggi sono circa 3 anni che ho iniziato quest’attività, che forse si sta trasformando più in passione che in altro. Sono pochi rispetto ai decenni di tanti altri volontari, ma sono assolutamente sufficienti per imparare tante altre cose oltre a quelle che ho raccontato prima.
Ho imparato che dietro i camici di medici ed infermieri ci sono persone forti, con un coraggio enorme e una scorza difficile da scalfire, che si sono costruite con la loro esperienza e la loro voglia di fare. Ho imparato che sono molto fortunato e che tanta gente vive situazioni personali molto difficili, ma che nonostante questo vanno avanti. Dovremmo prendere spunto da loro nel goderci le cose belle della vita.
Ho imparato che quando si riportano le persone a casa dagli ospedali, i parenti sono contenti e ti ringraziano con gioia. Ho imparato che ogni persona ha la sua storia, quindi mai permettersi di giudicare chi hai davanti. Ho imparato che se ad un qualunque volontario tu chiedessi ‘Smetteresti mai di farlo?’, la risposta sarebbe, molto probabilmente, un secco ‘No, mai’.  E ho imparato che l’associazione non fa solo servizi di assistenza, dimissioni ed emergenza: è un punto di ritrovo, come una grande famiglia. E’ un posto dove gli altri volontari ti raccontano storie e ti aiutano nei servizi. E’ un posto dove tutti collaborano per mantenere viva una realtà importante del territorio. Ed è, soprattutto, un posto per imparare cose nuove e crescere: un luogo fantastico, fondamentalmente.

Il volontariato richiede tempo e dedizione e non è detto che tutti ci si possano dedicare attivamente: ognuno ha la sua vita, la sua famiglia e le sue passioni, ovviamente. Spero, tuttavia, che questo breve racconto possa farvi venire voglia di provare, o anche solo di informarvi: fidatevi di me, il vostro nuovo amico di penna, non ne rimarrete assolutamente delusi. 

Pubblica Assistenza Zocca

 

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